Pagine

domenica 19 maggio 2013

La seconda fatica feltrosa

Come avevo anticipato, il mandala di feltro mi ha aperto un mondo che mi sta conquistando...
Dopo la faticosissima creazione del mandala, ho deciso di prendere parte ad un corso di giardini verticali: partendo dalla lana grezza si realizza un tessuto di feltro che poi viene montato su una cornice in legno e bucato a creare due o tre tasche per accogliere altrettante piantine grasse.

[Giardino verticale in feltro dell'architetto danese Judith Byberg]
Io in realtà ho lavorato così lentamente che non sono riuscita a terminare il giardino: ho scelto la lana fiocco per fiocco, separandoli in strati sottilissimi e la stessa scelta accurata è stata poi dedicata ai piccoli accessori che mi hanno permesso di arricchire e personalizzare il mio tessuto.
Di nuovo la creazione del tessuto ha seguito un percorso emotivo molto forte attraverso tre stadi fondamentali nella realizzazione del feltro, che hanno un parallelo nella vita (come ci ha descritto l'insegnante del corso).

[fase pre-infeltrimento]
[fase pre-infeltrimento]
Mentre il tessuto prendeva forma e si delineava il suo disegno, ho rivissuto le fasi della mia maternità: la lentezza e la difficoltà della fecondazione, quando Bebè era ancora nei nostri cuori e sogni, la delicatezza della gravidanza, con il continuo timore che anche un solo movimento sbagliato potesse compromettere tutto, e la fase della vita vera e propria, che richiede pazienza, dedizione, tatto e non necessariamente è come te la aspettavi.
 
[tessuto di feltro terminato]

[tessuto terminato - particolare]
In realtà manca ancora da completare il giardino verticale, originale scopo del corso, ma non so ancora se lo farò: potrei proseguire l'infeltrimento per rendere il tessuto più forte e resistente e farci una borsa... per il momento mi sto limitando a rimirare la mia creazione e fantasticare sulla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento