Pagine

mercoledì 30 gennaio 2013

Abitino punto foretti

Dopo qualche giorno di sferruzzamento ecco quanto prodotto:
[Abitino punto foretti]

Avevo descritto in un post precedente il punto foretti utilizzato per il corpetto e direi che il risultato è proprio quello che desideravo: arioso ma non troppo traforato, e quindi piuttosto leggero.

L'idea è di indssarlo con una maglia nera a maniche lunghe con scollo a barchetta o dolcevita, leggins neri e stivali.
Ad impreziosire il tutto una collana che ho fatto tantissimo tempo fa che, a causa del suo colore particolare, ho sempre fatto fatica ad abbinare: guarda caso il colore è proprio quello scelto per l'abitino, quindi alla fine, quasi senza volerlo, ecco l'outfit completato!


[Collana con filo metallico e perle bianche e blu-petrolio]

mercoledì 23 gennaio 2013

Mini taccuino fai-da-te



A chi non piacciono le Moleskine? A me tantissimo. Ormai è uno status symbol e, come tanti altri, si paga...e caro. E allora, nell'ottica del tentativo di recupero e, perchè no, del risparmio, ecco una bella idea per un Libretto a pagine bianche Fai-da-te, che ho trovato nel web (titolo originale e link DIY: Mini Notebook from a cereal box dal sito www.cremedelacraft.com, ricco di tanti spunti ed idee semplici ma d'effetto): l'autrice realizza dei bellissimi libretti per prendere le note quotidiane semplicemente con la scatola vuota dei cereali.



Di seguito la traduzione in italiano delle istruzioni per realizzare questo semplice ma stiloso libretto (la mia maestra delle elementari avrebbe detto "taccuino", ma in epoca moderna forse la parola è un po' "desueta"). 

Materiali:
• Scatola di cereali (da 1 scatola si possono fare 2 libretti)
• Carta per le pagine interne (l'autrice del post originale ha usato 20 fogli di carta, ma la scelta è personale)
• Un pezzo di carta decorativa (per coprire il dorso)
• Forbici
• Righello
• Penna
• Colla stick e/o scotch
• Ago e  filo da ricamo
• 1 bottone

Istruzioni: 
• Tagliare la scatola di cereali per creare la copertina del notebook.
• Piegarla a metà lasciando all’interno la parte scritta.
• Infilare il filo da ricamo nell’ago e cucire il bottone nella parte anteriore del notebook.
Lasciare il filo lungo 50cm ed usarlo per chiudere il notebook.
• Per coprire le immagini della scatola applicare colla o scotch nella parte interna della copertina (assicurarsi di coprire gli angoli!) e posizionare un foglio di carta in modo da ricoprire completamente. Ritagliare intorno per rimuovere gli eccessi di carta.
• Prendere la carta per le pagine interne e tagliarla un po’ più piccola della copertina (circa 0,5cm più piccola su tutti i lati).
• Con l’ago ed il filo cucire le carta al libretto lungo la parte centrale.
• Applicare colla o scotch alla carta decorative scelta ed attaccarla al dorso del libretto.
• Facoltativo: per un aspetto più rifinito, arrotondare gli angoli di tutti e quattro gli angoli del notebook.

Al link indicato trovate tutte le immmagini che mostrano la semplicità con la quale è possibile realizzare il libretto. Buon lavoro, allora!

venerdì 18 gennaio 2013

Fa sempre più freddo...

 Siamo a Gennaio inoltrato e, direi giustamente, fa veramente freddo... E' prevista neve per domani e dopo, ma è già qualche giorno che la temperatura scende parecchio sotto zero e uscire la mattina per portare Bebè alla scuola materna senza sciarpa e cappello non è più possibile.
Per questo, in una pausa prima delle maniche corte del vesititino punto foretti e dell'assemblaggio finale, ho realizzato una cappello "Urchin" con scaldacollo coordinato.
[cappello "Urchin" e scaldacollo]
Avevo già fatto due cappelli in precedenza (uno da regalare ad un'amica ed il secondo su commissione) e il modello mi era piaciuto molto: tra l'altro, giocando sul numero di punti il cappello da cuffia diventa basco, quindi molto versatile.
Il gioco a spirale del cappello è molto carino ed il fiorellino all'uncinetto lo ingentilisce ancora di più.
[Cappello Urchin: vista dall'alto]
[Cappello Urchin: vista laterale]
[Cappello Urchin: particolare fiore]
La lana fa un bell'effetto sfumato che rende bene anche sullo scaldacollo, che ho arricchito con due bottoni di legno ricoperti con la stessa lana di scaldacollo e cappello:
[Bottone ricoperto all'uncinetto]
E così da domattina affronterò il freddo un po' più sicura e baldanzosa!

PS: questi sono i due cappelli simili che avevo fatto nel mese di Dicembre:
[Cappello Urchin grigio con fiore applicato]

[Cappello Urchin + sciarpa lunga ad anello]

giovedì 17 gennaio 2013

Cucina per bimbi... DIY

Per Natale Bebè ha chiesto a Babbo Natale una cucina... Ne aveva una di quelle classiche di plastica a casa della nonna, ma a casa nostra non c'era, quindi l'ha inserita nella sua lista (a dire il vero piuttosto corta) che ho fedelmente riportato nella letterina al caro vecchietto.
Ovviamente avevo espressamente richiesto a Babbo Natale di preferire oggetti in legno e preferibilmente Made in Italy, e alla fine la cucina arrivata è stata questa:




 E' tutta di legno, colorata con vernici atossiche e dotata di un comodissimo cassettino, nel quale inserire gli utensili quando non ci si gioca, e che la rende "portatile" e comoda da riporre:



Una volta aperta assomiglia molto alla cucina di Mammalà e Bebè ci prepara deliziosi manicaretti per noi e i suoi amici peluche:

venerdì 11 gennaio 2013

...x Mamma

La scorsa estate, nonostante il caldo, mi sono dedicata alla realizzazione del regalo di compleanno per la mia mamma: una coperta di lana realizzata con tante piccole mattonelle (dimensioni 12x12 all'incirca) mediante il tornio telaio [come avevo già detto in un post precedente].
Il lavoro è stato lungo ed impegnativo (ho dovuto realizzare 384 mattonelle!!! e poi, ed è stata la parte più impengativa, assemblarle insieme con lana e uncinetto) , ma il risultato molto bello!

Ecco alcune immagini:

[Coperta - tornio telaio]
[Mattonelle singole - tornio telaio]

[Coperta - tornio telaio]



giovedì 10 gennaio 2013

About



Questa è sostanzialmente la descrizione del mio profilo che sto cercando di inserire nel blog (per il momento senza successo, tant'è che ho deciso di farne un post vero e proprio...)

Sono Mammalà, una “primipara attempata”, o almeno così mi hanno definito durante l’attesa della mia bambina, Bebè, nata poco più 3 anni fa {→ non sono più una ragazzina}.
La famiglia si completa con papà: Dedè Brighella {nomi di fantasia}
Qualche mese fa abbiamo deciso che sarei rimasta a casa dal lavoro per prendermi cura di Bebè dal momento che mi avevano revocato il part-time. Non sarà per sempre (non ce lo possiamo permettere), ma per il momento abbiamo intrapreso questa strada a e vediamo dove ci porterà {non è un momento facile per stare a casa, a maggior ragione per una donna-mamma}
Perché Biomamma@lavoro? Che io lavori in un ufficio o sia a casa, non sono capace di stare con le mani in mano: la parola ozio non rientra nel mio vocabolario… quando non sto facendo qualcosa per Bebè o per la casa, faccio “andare le mani” con ferri, uncinetto, ago e forbici, perline ed in ogni caso la mia mente sta già volando ad un nuovo lavoretto cui dedicarmi… {della serie “HAPPY BUSY HANDS”… } E poi sono una sostenitrice del biologico, del consumo critico, della sostenibilità e di tutto ciò che è "green".
Questo blog è il diario di bordo della mia vita ed in particolare di quest’anno sabbatico, cominciato da poco: cercherò di raccontare cosa ispira la mia curiosità, la mia creatività e le mie riflessioni e, in generale, quello che mi tocca il cuore emozionandomi {sperando possa ispirare ed emozionare anche qualche altro cuore}

mercoledì 9 gennaio 2013

Pinterest-mania


Stare a casa dal lavoro mi da la possibilità di navigare più spesso in Internet, che ho sempre trovato, come credo giusto sia, una fonte inesauribile di idee… Purtroppo però, pur trovando belle immagini, ottimi tutorial e vari spunti, mi capitava spesso di dover salvare un enorme numero di pagine nei segnalibri anche solo per ricordarmi un’immagine (che non salvavo per prudenza, viste le diverse condizione di proprietà). Mi sono trovata in pochissimo tempo con una lista infinita di segnalibri, difficile da gestire e inutile per ritrovare il classico “ago nel pagliaio”.
Poi qualcuno ha inventato Pinterest (sia ringraziato il genio!!!) e io l’ho scoperto… ovviamente, come la maggior parte delle grandi scoperte, per caso :-)
Pinterest logo.png
Quasi tutti ormai sanno che cos’è: io sto trasferendo la mania alle mie amiche, contagiandole con il mio entusiasmo per questa enorme lavagna (board), organizzabile a piacere per argomenti, sulla quale virtualmente attaccare con una puntina  (=pin) immagini, blog, siti e tutto quello che si trova nel web.
Il segreto è proprio “pinnare” la pagina originale di interesse e non il risultato di una ricerca google, altrimenti si perde il vantaggio di ricollegarsi direttamente alla pagina web con un solo click del mouse.
Ovviamente anche il titolo delle “board” è importante, altrimenti si rischiano calderoni di immagini miste in cui non si può fare altro che perdersi.
Le board possono essere popolate con immagini originali (caricate dall’utente) e/o trovate sul web oppure è possibile, usando la funzione repin, “pinnare” quelle già selezionate da qualcun altro. E’ infatti possibile avere dei followers, che seguono tutte o solo alcune delle board di un utente e dei following, ovvero le persone le cui board si desidera seguire, riceverndo l’aggiornamento delle modifiche effettuate dal proprietario.

Un suggerimento che mi sento di dare (e di seguire) è di riordinare spesso il contenuto delle board. Secondo me una board con più di 100-150 pin è poco gestibile, sia per chi la possiede che per i followers, quindi io cerco di ridurre il numero di pin per board, eventualmente creando nuove board nelle quali aggregare contenuti simili.
Io in pochi mesi ho accumulato quasi 1.800 pin in 26 boards, quasi tutte a carattere DIY, data la mia passione per tutto quello che le mie manine possono creare (con ferri, uncinetto, perline, in cucina, con materiale di riciclo, con e per i bimbi, per occasioni speciali), ma con qualche eccezione. 

L'applicazione è sicuramente molto ricca di spunti e idee, e proprio per questo è davvero facile passarci molto tempo! 

pinterest

martedì 8 gennaio 2013

Punto foretti fantasia

Era da un po’ di  tempo che volevo farmi un vestito ai ferri: a novembre ho comprato della lana color petrolio (pare sia molto fashion, o almeno così mi dicono) e ho aspettato di aver terminato i lavoretti commissionati per Natale per potermici dedicare completamente.
Il modello è molto semplice: ha le maniche corte ed è ha una lunghezza un po’ sopra-il-ginocchio, da indossare con i leggins neri.
Ho preso le misure da un paio di altri vestitini acquistati in passato e ne ho fatto un carta modello di carta velina, come mi ha insegnato mia nonna: di solito lo faccio solo per le parti un po’ più complesse, quindi in questo caso, per la parte “alta” del vestito, a partire dalla vita fino al collo, includendo ovviamente gli scalfi per le maniche. Anche per le maniche ho “copiato” su carta velina il modello.
Ho finito in poco tempo la parte posteriore (il dietro) e mi sto dedicando a quella anteriore (il davanti): ormai sono arrivata alla vita e cercavo un punto carino per fare la zona “corsetto”, per variare un po’ sulla maglia rasata dritta che ho usato fino ad’ora. Ho navigato un po’ nel web e sfogliato i miei libri, trovando punti troppo forati o troppo pieni. Alla fine ho optato per un appunto a matita trovato sul mio quadernetto storico dei lavori a maglia (risale agli anni ’90, quando lavoravo a maglia per distrarmi dagli studi universitari).
Il motivo è arioso ma non troppo bucato e mi sembra abbastanza sofisticato…

[Punto foretti fantasia: work in progress]

Ecco lo schema, da eseguire su un numero di punti multipli di 6 +2 (vivagno iniziale e finale) e da ripetere per 4 ferri:
1° ferro: 1 vivagno, (*) passare il filo sul davanti del lavoro, passare 1 maglia a rov senza lavorarla, 2 dir, accavalla re la maglia passata sulle 2 appena lavorate, 3 dir, rip da (*), 1 vivagno;
2° ferro: 1 vivagno, (*) 4 rov, 1 gettata, 1 rov, rip da (*), 1 vivagno;
3° ferro: 1 vivagno, (*) 3 dir, passare 1 maglia a rov senza lavorarla, 2 dir, accavalla re la maglia passata sulle 2 appena lavorate, rip da (*), 1 vivagno;
4° ferro: 1 vivagno, (*) 1 rov, 1 gettata, 4 rov, rip da (*), 1 vivagno

Appena termino i pezzi e li assemblo posterò anche il vestitino (foto decenti permettendo)…