Il modello è molto semplice: ha le maniche corte ed è ha una
lunghezza un po’ sopra-il-ginocchio, da indossare con i leggins neri.
Ho preso le misure da un paio di altri vestitini acquistati
in passato e ne ho fatto un carta modello di carta velina, come mi ha insegnato
mia nonna: di solito lo faccio solo per le parti un po’ più complesse, quindi
in questo caso, per la parte “alta” del vestito, a partire dalla vita fino al
collo, includendo ovviamente gli scalfi per le maniche. Anche per le maniche ho
“copiato” su carta velina il modello.
Ho finito in poco tempo la parte posteriore (il dietro) e mi
sto dedicando a quella anteriore (il davanti): ormai sono arrivata alla vita e
cercavo un punto carino per fare la zona “corsetto”, per variare un po’ sulla
maglia rasata dritta che ho usato fino ad’ora. Ho navigato un po’ nel web e
sfogliato i miei libri, trovando punti troppo forati o troppo pieni. Alla fine
ho optato per un appunto a matita trovato sul mio quadernetto storico dei
lavori a maglia (risale agli anni ’90, quando lavoravo a maglia per distrarmi
dagli studi universitari).
Il motivo è arioso ma non troppo bucato e mi sembra
abbastanza sofisticato…
[Punto foretti fantasia: work in progress] |
Ecco lo schema, da eseguire su un numero di punti multipli
di 6 +2 (vivagno iniziale e finale) e da ripetere per 4 ferri:
1° ferro: 1 vivagno, (*) passare il filo sul davanti del
lavoro, passare 1 maglia a rov senza lavorarla, 2 dir, accavalla re la maglia
passata sulle 2 appena lavorate, 3 dir, rip da (*), 1 vivagno;
2° ferro: 1 vivagno, (*) 4 rov, 1 gettata, 1 rov, rip da
(*), 1 vivagno;
3° ferro: 1 vivagno, (*) 3 dir, passare 1 maglia a rov senza
lavorarla, 2 dir, accavalla re la maglia passata sulle 2 appena lavorate, rip
da (*), 1 vivagno;
4° ferro: 1 vivagno, (*) 1 rov, 1 gettata, 4 rov, rip da
(*), 1 vivagno
Appena termino i pezzi e li assemblo posterò anche il
vestitino (foto decenti permettendo)…
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